Le pratiche adottate interagiscono con la struttura muscolo-scheletrica e con l'assetto posturale, con i punti e i meridiani energetici della Medicina Cinese e con le varie strutture energetiche della persona, con l'apprendimento e l'organizzazione neurologica, con l'aspetto emozionale, con la relazione con se stessi o con gli altri, o aiutano a riconoscere modelli di pensiero e abitudini nel movimento e nel sentire limitanti rispetto al contesto di riferimento e spesso inconsapevoli; il portare alla coscienza questi modelli fa parte del processo stesso di armonizzazione.

​

L'approccio alla persona è dunque olistico (dal greco òlos: intero, tutto) e si osserva un'analogia continua tra macro e microcosmo: l'essere umano è visto infatti come un sistema in cui gli aspetti fisici, emozionali e mentali sono in relazione reciproca, interdipendenti tra loro e connessi all'ambiente naturale, sociale, storico di cui esso è parte. Si congiunge con questo sguardo la filosofia sistemica di Bert Hellinger, la quale osserva le informazioni che trovano origine nel nostro sistema costituzionale e che definiscono il nostro modo di muoverci nel mondo.

Si riconosce dunque ciò che c'è e la relazione con cui questo si articola con il contesto, si ascolta qual è il prossimo passo.